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"I'm brave but I'm chicken shit"

If it ain’t broke, don’t fix it (*)

Luciano Giustini segnala questi interessanti articoli di InfoWorld sui miti dell’informatica.
In particolare il primo tratta dell’importanza dell’espandibilità dei server, confermando ciò che dico spesso ai mei clienti, attirando le ire del commerciale di turno.
I server che funzionano non si toccano, al massimo si aggiunge un po’ di RAM. Le caratteristiche di espandibilità contano poco nella decisione di acquisto, nessuno si azzarderà mai a cambiare un controller RAID che funziona con un modello più recente e performante, né sostituirà un processore. Considerati i rischi ed i costi, spesso è più “economico” sostituire una macchina che avventurarsi nell’ “upgrade del venerdì pomeriggio”, operazione temutissima da chi fa il mio mestiere. Mi è capitato qualche volta di sostituire i dischi di un server, non vi dico i sudori freddi al momento del riavvio…..

(*) Se non è rotto non ripararlo


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Commenti

6 risposte a “If it ain’t broke, don’t fix it (*)”

  1. Avatar Fabrizio

    “(*) Se non � rotto non ripararlo”

    Io la conoscevo come “se funziona quanto basta, non lo toccare senn� si guasta”

  2. Avatar DElyMyth

    Il bello e’ quando ti dicono che un server con un P3 va benissimo, visto che bene o male risponde…
    mentre tu sei li’ a smadonnare perche’ per aprire una cosa qualunque ci stai due ere geologiche e preghi perche’ un giorno decidano che e’ il caso di rifare quel server da zero, magari su una macchina nuova…
    Ah gia’, anche a me dicono di aggiungere dischi 🙁

  3. Avatar Andrea Beggi

    Purtroppo a me succede di *sostituire* i dischi, quindi vai di Ghost e speri che tutto vada bene…

  4. […] Negli ultimi due anni mi è capitato sovente di dover aggiornare un dominio NT4 ad uno Active Directory Windows 2000 o 2003, e nell’ultimo periodo anche i ritardatari si sono decisi ad effettuare la migrazione. Oltre alle ben note caratteristiche introdotte dalla piattaforma, va segnalato che tra un mese circa MS cesserà di fornire supporto per NT, e l’assenza di aggiornamenti è un fattore critico. Inoltre ci sono problemi con le nuove normative sulla sicurezza e la privacy che dovrebbero entrare in vigore tra breve. Dopo diverse migrazioni ho trovato un metodo abbastanza sicuro e veloce per effettuare l’aggiornamento. Intanto tutte le migrazioni che ho fatto sono state effettuate in occasione dell’acquisto di un nuovo server, dato che, come ho già avuto modo di dire, un server che funziona non si tocca, ma si sostituisce quando è vecchio. In un dominio NT, l’aggiornamento fa fatto partendo dal Primary Domain Cantroller (PDC), seguito poi dai Backup Domain Controller (BDC), se ci sono. Naturalmente il server in attività è troppo vecchio per essere aggiornato, ed inoltre non lo vogliamo assolutamente toccare finchè non siamo sicuri del successo dell’operazione. D’altronde non voglio che il nuovo server abbia un s.o. “sporco” che è stato caricato da un aggiornamento. Ultima cosa: voglio assolutamente un backup del database di dominio, se qualcosa andasse storto. Per fare tutto questo ho bisogno di due PC abbastanza recenti da usare rispettivamente come backup e “ponte” per l’aggiornamento, li chiameremo A e B (*). Si procede così: Come prima cosa fate un backup completo del server, non si sa mai. Intallate NT4 server su A, rendendolo BDC del dominio, e sincronizzate il database da “gestione server”. Controllate sui log l’avvenuta sincronia, dopodichè scollegate A dalla rete e mettetelo da parte: è il backup del database del dominio, che vi permette di ritirare su la struttura se qualcosa va male. Installate NT4 Server anche su B, rendendolo PDC, questa volta. Sincronizzate il dominio come avete fatto prima. Adesso inizia la migrazione vera e propria. Aggiornate B da Windows NT 4 Server a Windows Server 2000/2003. Al termine dell’aggiornamento, se tutto è andato a buon fine il dominio è già migrato, ed è in modalità mista. Durante l’aggiornamento la rete continua a funzionare, tranne che per un breve periodo durante il riavvio dei servizi di rete sul server. Adesso potete preparare il vostro nuovo server con Windows 200x. Rendetelo Domain Controller (DC) tramite un dcpromo. Il vostro dominio AD al momento ha 2 DC. Configurate molto attentamente il servizio DNS. Controllate lo stato del dominio e della sua replicazione tramite dcdiag. Tornate sulla macchina B e abbassatela a server membro, usando sempre dcpromo. Ricontrollate dcdiag, spegnete la macchina B e rimuovetela dal dominio e dall’elenco dei DC. Spegnete e rimuovete dal dominio anche il vecchio server, che a questo punto non serve più. Ecco fatto: il dominio è migrato. Se avete anche dei BDC potete tenerli così, oppure sostituirli. Adesso terminate l’installazione dei servizi di cui avete bisogno. (Una guida qui.) Se qualcosa andasse storto, in qualunque momento potrete ripristinare il database del dominio staccando i server sui quali state lavorando, riattaccando la macchia A e promuovendola PDC. Sui client non va fatta nessuna operazione. […]

  5. Avatar Diego
    Diego

    Ciao, ho un problemino. Avevo un PDC w2k srv che mi ha lasciato prematuramente. Con non poca fatica sono riuscito a far ripartire l’hard disk su di un’altra macchina. Ho quindi installato un BDC per lo stesso dominio e per il rotto della cuffia ha fatto una replica dell’AD. Poi il PDC è defunto per sempre. Ora ho il BDC che mi permette ancora di toccare i files che risiedono su di uno storage 2003Srv, ma non avendo più il pdc non riesco a fare alcune operazioni di install sul bdc etc. Sono giunto alla conclusione di installare un nuovo pdc e un nuovo dominio, ma prima di farlo volevo porre il domandone.. Avendo il bdc W2k srv che gira, non c’è un modo per ricrearmi il pdc? o di rendere il bdc il PDC così la pianta di dare errori? Grazie anticipatamente.

  6. Avatar Luke
    Luke

    Salve, ho un grosso problema. Ho acquistato tempo addietro un Appliance
    Server Iomega che viene fornito con Windows 2003 Server Aplliance Edition.
    Approfittando della pausa e delle feste, ho avuto la pessima idea di
    utilizzarlo per “contenitore” per travasare alcuni files. L’ho connesso alla
    rete, unito al dominio in questione e ho copiato i vari files. Giustamente,
    non appena ho terminato di copiarci sopra i files (importanti), il Primary
    Domain Controller del dominio è defunto. Ma non in maniera riparabile,
    proprio defunto. Avevo messo via una virtual Machine con un BDC e sono
    riuscito a tenere in piedi la rete mentre cercavo di ricreare il PDC ma non
    ci sono riuscito. Pertanto ho creato un nuovo dominio e volevo unire
    l’Appliance 2003 al nuovo dominio, ma essendo le 5 e mezza di mattina ho
    cliccato per errore sull’opzione che lo toglieva dal dominio e settava il
    gruppo di lavoro.
    risultato: ora ho il PDC che funziona, ma l’appliance non mi lascia entrare
    e mi chiede la pwd dell’administrator. Dato che utilizzo sempre la stessa da
    10 anni su ogni server che ho fatto, non doveva essere un problema, ma a
    quanto pare non la prende, da cui deduco che l’appliance abbia cambiato o
    inibito il logon locale anche come administrator.
    Pensavo di acquistare un programma di quelli che ti aiutano a creare un
    disco di boot e poi resettano la pwd dell’administrator, ma l’aggeggio non
    viene fornito con Cd e drivers, ma così come è. E dato che l’appliance è in
    raid e mirroring, credo che il disco di boot non funzionerà.
    A parte spararmi, cosa posso fare per prendere quei maledetti files?
    Grazie anticipatamente.
    🙁