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Freecom NetworkMedia Player

Freecom Network MediaPlayer 35Qualche tempo fa ho acquistato un Freecom MediaPlayer 35 kit. In sostanza si tratta di un aggeggio con una presa di rete ed una uscita video che è in grado di sfogliare le condivisioni della rete locale e riprodurre video, musica e visualizzare foto. Per i dati tecnici vi rimando alla documentazione ufficiale, io preferisco raccontarvi le mie impressioni di utilizzo.

Ho comprato il MediaPlayer per vedere le mie serie televisive preferite con il vecchio ma ottimo 32″ Philips a tubo catodico, comodamente seduto sul divano. Vi dico subito che l’unità svolge egregiamente il suo compito: finora ha letto tutti i DivX che gli ho propinato e supporta perfettamente i sottotitoli. La visualizzazione è nitida, il video fluido e lo streaming procede senza incertezze. Gli episodi delle serie più diffuse (24, Desperate ecc. ecc.) si vedono quasi come un DVD e comunque con qualità sicuramente superiore all’analogico terrestre. Avanzamento e “riavvolgimento” veloci funzionano abbastanza bene (la visualizzazione è a scatti ma assolve al suo scopo), l’audio è ottimo e le possibilità di regolazione dell’immagine sono più che sufficienti. Il mio televisore è 16/9 e questo aspect ratio è supportato perfettamente dall’unità, che comunque consente di riquadrare l’immagine a proprio piacimento.

In dotazione c’è un piccolo telecomando di scarsa qualità, che funziona lentamente e solo se puntato con precisione verso il MediaPlayer. Secondo me è la prima cosa che si romperà, speriamo bene.

Il materiale è plasticaccia economica, ma l’assemblaggio è discreto. Io ho la versione “kit”, cioè la scatola vuota; c’è lo spazio per inserire un hard disk PATA da 3,5″ (i normali IDE/ATA). Una volta installato il disco, il MediaPlayer riproduce contenuti sia dalla rete che dal disco stesso. Per riversare i dati sul disco ci sono due modi: tramite USB, e la scatola viene “vista” come un normale disco esterno su cui copiare i dati, oppure via rete, tramite NDAS.

Due parole su questo protocollo proprietario: per i più tecnici dirò che si tratta di una specie di iSCSI dei poveri, tutti gli altri sappiano che utilizzando il software fornito a corredo, oppure scaricato dal sito di Ximeta (meglio, è più aggiornato), l’unità viene vista “a basso livello” come se fosse collegata localmente al computer, ed è quindi possibile creare partizioni, formattare il disco ecc ecc. Quali siano i motivi per i quali sia stata scelta questa soluzione invece dei classici mezzi “aperti” e più comuni tipo SMB e/o FTP, rimane un mistero per me. La connessione con NDAS è insopportabilmente lenta e rende quasi impossibile utilizzare il disco via rete. Ho installato un disco da 5 giga tanto per provare ma non l’ho mai usato, a causa della lentezza. D’altra parte se si ha una rete spostare i contenuti sul disco interno non ha senso; se non la si ha, la connessione USB, fortunatamente, funziona bene.

Io utilizzo le condivisioni del mio server Ubuntu, di un disco con interfaccia ethernet, e di un paio di dischi collegati con un NSLU2, e tutte funzionano egregiamente. L’accoppiata TorrentFlux / Freecom Network MediaPlayer porta Teletorrent© direttamente sul mio televisore con la massima comodità. Il MediaPlayer non è neppure connesso direttamente alla rete: per portare la ethernet in salotto uso due Netgear XE104 Powerline che funzionano benissimo. Tramite la connessione, i files vengono letti direttamente dalle share di rete, che devono permettere l’accesso guest.

Esiste anche una versione wireless di questo oggetto, ma non mi sono fidato: lo streaming richiede una robustezza dello stack di rete che non tutti i dispositivi hanno, mentre sapevo che i powerline funzionavano bene, e quindi ho optato per questa scelta.

L’interfaccia di gestione è un po’ bulgara, ma c’è tutto quello che serve e funziona tutto sommato bene; la grafica è poco curata, in compenso i menu sono abbastanza reattivi e ordinati. I comandi e le opzioni sono disposti con una certa logica e sono intuitivi da usare. Tramite il telecomando si sfoglia la rete e si naviga tra le cartelle condivise; basta selezionare il file da riprodurre e, dopo qualche secondo di buffering, parte la riproduzione. Se un film viene interrotto prima della fine, la volta successiva viene richiesto se riprendere dal punto precedente oppure ricominciare dall’inizio.

In conclusione l’utilizzo migliore è senza il disco interno, connesso alla rete e riproducendo i contenuti direttamente dai computer sui quali risiedono, senza spostarli. L’unico requisito è che le share supportino l’accesso senza autenticazione (vedi link precedente).

Ho pagato il Freecom Network Mediaplayer 135 euro su Pixmania, fa esattamente quello che mi serve e lo fa in modo soddisfacente. Avevo anche valutato AppleTV, ma per costi, compatibilità e requisiti ho lasciato perdere. Non aspettatevi roba sexy da mostrare agli amici: il Freecom è un aggeggio umile e poco appariscente che tuttavia fa il suo mestiere. Consigliato.


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52 risposte a “Freecom NetworkMedia Player”

  1. […] le classiche condivisioni in rete, e permette di autenticarsi tramite credenziali, cosa che il mio Freecom non è in grado di fare. Un disco esterno ethernet della stessa marca viene riconosciuto e […]

  2. […] questo coso qui a 20€  l’harddisk ce lo dovete schiaffare dentro voi. Insieme al coso c’è 1 […]